La
Spam
Gli esperti la chiamano Unsolicited
Commercial Mail (Uce), ovvero posta a carattere commerciale non sollecitata.
Su Internet è meglio nota come spam, nome preso da uno sketch del gruppo
comico inglese Monty Python che a sua volta richiama una nota marca di carne in
scatola. É uno dei fenomeni che sta infiammando la Rete e che lentamente sta
invadendo anche il nostro paese. Ma esattamente di cosa si tratta? La spam è la
posta indesiderata, solitamente a carattere commerciale, che giunge alle nostre caselle
postali. Vi è anche un altro tipo di spam che viene divulgata tramite i newsgroup.
I messaggi spam possono essere raggruppati secondo determinati schemi, contenuti
e metodologie:
Benchè
ricevere uno o due messaggi di questo tipo alla settimana sia al massimo
considerato fastidioso dal singolo utente, il fenomeno ha implicazioni più
profonde. Il dibattito sulla legittimità di questo tipo di corrispondenza
è molto acceso negli Stati Uniti e comincia anche a farsi sentire qui in Italia
Per saperne di piu:
Uso dei servizi di comunicazione |
Talora
alcuni tra gli spammer sono utenti Tin.it e utilizzano i suoi
servizi per inviare i propri messaggi commerciali.
Tin.it si trova quindi suo malgrado coinvolta nel fenomeno
dello spamming. Di fronte alla espansione in misura allarmante di questo
fenomeno Tin.it ha deciso di adottare una politica più
restrittiva nei confronti dei propri abbonati che si rendano responsabili di
azioni di spamming o che comunque ledano in modo significativo i principi della
Netiquette.
Uno strumento che consente una maggiore incisività dell´azione di Tin.it
nei confronti di quei suoi abbonati che "spammino" altri
utenti della Rete è lo stesso contratto che ogni utente accetta per
accedere ai servizi di Tin.it.
L´articolo 6 contiene infatti una serie di garanzie tese al rispetto dei
principi della netiquette e tra l´altro recita : "(...) Il Cliente
assume la piena responsabilità circa l´esattezza e veridicità del Materiale
immesso, in nome e/o per conto proprio o di terzi, e assicura che lo stesso
(...) non viola alcun segno distintivo, diritto di proprietà intellettuale,
industriale o altro diritto di terzi (...) In ogni caso il Materiale immesso non
deve presentare forme e/o contenuti di carattere pedopornografico, pornografico,
osceno, blasfemo o diffamatorio. (...) Il Cliente prende inoltre atto del fatto
che è vietato servirsi o dar modo ad altri di fare uso del Servizio in
particolare per (...) fare spamming, ovvero inviare a terzi messaggi non
richiesti e indesiderati (...) violare la privacy degli altri utenti della rete
(...) contravvenire in modo diretto o indiretto alle vigenti leggi dello Stato
italiano o di qualunque altro Stato".
Una applicazione più rigida di questa norma consentirà a Tin.it di
risolvere il contratto nel caso l´utente violi gli obblighi contenuti nell´articolo
6.
Le azioni che Tin.it attua sono molteplici.
Per tutti
i clienti
·
Mette
a disposizione un´organizzazione dedicata a gestire la sicurezza attraverso le
caselle abuse@tin.it, abuse@virgilio.it
e abusi@staff.virgilio.it, alle
quali è possibile inviare segnalazioni relative a eventuali casi di
spamming o altri generi di abusi.
·
Invia
mail di ammonizione agli abbonati Tin.it colpevoli di azioni di spamming
segnalate dagli amministratori dei Newsgroup.
·
Mantiene
un database di abbonati che registra chi si dimostra recidivo nonostante le
diverse ammonizioni.
·
Sospende
e risolve l´abbonamento a quegli utenti che, nonostante siano stati richiamati,
si siano resi ancora colpevoli di azioni di spamming
Inoltre
per i clienti free che si rendano responsabili di abusi in rete Tin.it
Naturalmente
restano salvi i diritti legati alla difesa della Privacy, per cui in nessun caso
i dati relativi ai clienti colpevoli di azioni di spamming potranno essere
ceduti a terzi (compresi gli amministratori di Newsgroup).
Infine va tenuto presente che per quanto riguarda eventuali
azioni di hackeraggio segnalate da terzi, Tin.it potrà
agire solo dietro segnalazione da parte dell´autorità giudiziaria.
La
situazione in Italia
Il fenomeno dello spamming in
Italia non è molto differente che negli altri paesi europei e negli Stati
Uniti. Seppure Internet non abbia ancora un utilizzo di massa come strumento
di comunicazione e come mezzo commerciale gli spammer nostrani non hanno nulla
da invidiare ai loro colleghi statunitensi. Un peso rilevante nella diffusione
della posta spam in Italia lo ha spesso la relativamente recente diffusione di
Internet in Italia e quindi la mancanza di educazione alle regole della Rete, la
famosa Netiquette, da parte di chi si accosta per la prima volta a Internet.
Troppo spesso capita che aziende o privati si macchino di
vere campagne di spamming nei confronti di altri utenti e in particolar modo di
coloro che frequentano i newsgroup. Spesso vengono inviati messaggi su
iniziative o attività commerciali senza preoccuparsi del possibile fastidio che
generano in chi non è interessato a esse e del fatto che alla fine inviare
messaggi spam può rivelarsi controproducente.
Una ricerca sullo spamming
Un dato interessante al riguardo viene da uno studio dal
titolo Opti-Net curato da
Marco De Biasi per Web Marketing Tools ed eseguita su un campione di oltre 850
aziende italiane titolari di un dominio Internet. Il 14 per cento delle società
interpellate ha dichiarato di utilizzare i newsgroup per promuovere il proprio
sito. Mentre il 26 per cento invia messaggi pubblicitari via email. Non sono
disponibili indicazioni su quale sia la percentuale di messaggi non richiesti
compresa in questo 26 per cento. Il tipo di aziende che sfruttano maggiormente
la direct-mail (e quindi messaggi potenzialmente spam) per scopi pubblicitari
sono quelle dell´area distribuzione e media (il 35 per cento).
Come
difendersi dalla posta spam
I modi per difendersi dagli
spammer sono molteplici. Alcuni riguardano la prevenzione, legata ad alcuni
comportamenti sulla Rete, altri sono legati ai cosiddetti programmi anti spam o
filtri. La lotta alla spam può essere condotta a vari livelli. Il bene più
prezioso per uno spammer sono gli indirizzi di email. Nel proprio piccolo ogni
utente può adottare piccoli accorgimenti per mascherare e rendere difficile il
reperimento degli indirizzi email.
1.
Non diffondere il proprio indirizzo con leggerezza. E´ bene sapere
sempre a chi si sta dando la propria email. Questo accorgimento va adottato
specialmente quando ci si iscrive ai servizi di determinati siti.
2.
Quando si invia una mail a molti destinatari è bene mascherare gli altri
indirizzi alla vista di ogni singolo ricevente. Tutti i programmi di posta
elettronica più diffusi offrono questa possibilità. La visibilità degli
indirizzi multipli dipende dalla casella in cui questi indirizzi vengono
inseriti. Sotto la casella Cc (che serve a spedire il messaggio a un
gruppo di indirizzi "scoperti", ovvero dove ogni utente può vedere
anche tutti gli altri indirizzi) ne esiste un´altra: in Eudora e in Netscape
Communicator si chiama Bcc, in Microsoft Outlook in lingua italiana Ccn.
Inserendo gli indirizzi di posta elettronica in questa casella, ogni
destinatario potrà vedere solo il proprio indirizzo.
3.
Non diffondere i cosiddetti "virus alerts" (i messaggi che
mettono in guardia contro un nuovo virus). Da un lato questi possono rivelarsi
degli ottimi sistemi per raccogliere indirizzi, dall´altro non è tramite
questi messaggi che si fermano le epidemie di virus su Internet. Inoltre i
"virus alerts" sono di fatto dei messaggi di spam.
4.
Mascherare sempre il proprio indirizzo quando si partecipa a un gruppo di
discussione (Newsgroup). Una delle fonti principali di indirizzi email per gli
spammer sono proprio i Newsgroup. Esistono infatti dei programmi chiamati "bot"
che automaticamente scaricano dai gruppi di discussione tutti gli indirizzi
disponibili.
5.
Se si è vittime della spam si possono utilizzare dei programmi di
filtraggio automatici.
6.
Non rispondere mai a un messaggio di spam con toni offensivi. Il
risultato poterebbe essere una "mail bomb" (bomba postale) ovvero il
recapito di migliaia di messaggi alla propria casella o una flame war ovvero una
guerra di messaggi di insulti. In entrambi i casi il risultato è che la casella
email risulterà inutilizzabile.
Filtra
i messaggi usando software AntiSpam
Per questa
operazione si possono utilizzare gli strumenti presenti nel proprio programma di
posta, infatti i programmi più sofisticati (Es.: Outlook Express, Messenger,
Eudora, ecc...) oltre a permettere di leggere la posta permettono di configurare
dei filtri che limitano la ricezione di posta indesiderata o dannosa.
Per
sapere come configurare i programmi di posta per difendersi dallo Spam prova a
consultare le guide.
Inoltre esistono programmi specifici AntiSpam che si ergono a difesa della nostra casella di posta.
Tin | abuse@tin.it |
Libero | abuse@libero.it |
Wind | abuse@inwind.it |
Tiscali |
Tutte le
info per combattere lo spam a questo indirizzo:
http://www.maxkava.com/spam.htm
Puoi anche avere dei soldi come risarcimento tramite un ricorso al Garante
della privacy.
Trovi anche un forum di discussione.
Uso dei servizi di comunicazione
Newsgroup,chat,
irc ed e-mail sono le "zone" della Rete dove gli utenti hanno la
possibilità di incontrarsi, dialogare, scambiarsi idee ed interessi comuni.
Sono "zone" dove avviene la comunicazione on line. Comunicazione che,
essendo libera, permette a tutti di esprimere la propria opinione nella forma e
nei modi preferiti.
Ecco
il miglior modo per "dialogare" in Rete.
Con
l´e-mail (la posta elettronica):
Ricordiamo
inoltre che se si usa l´e-mail è consigliabile:
Nei
newsgroup (gruppi di discussione) è vietato:
Su
IRC (la modalità di Chat più usata in Tin.it) è invece proibito:
E
nelle chat generiche si deve evitare di:
Con queste poche regole potrai sfruttare le infinite possibilità che la Rete ti offre. Basta poco, su Internet, per vivere meglio.
Guida
all'uso corretto dei servizi di rete
Riportiamo
in questo documento un breve riassunto dei principi fondamentali a cui tutti
sono tenuti ad adeguarsi:
1.
quando si entra in un nuovo newsgroup o in una nuova lista di
distribuzione via posta elettronica, è bene leggere i messaggi che vi
circolano per almeno un paio di settimane prima di inviare propri messaggi:
in tale modo ci si rende conto dell´argomento e del metodo con cui lo si tratta
in tale comunità;
2.
il messaggio inviato deve essere sintetico e descrivere in modo chiaro e
diretto il problema. Inoltre bisogna ricordarsi di specificare sempre, in
modo breve e significativo, l´oggetto (campo "Subject") del
testo. Se si utilizza un "signature file", mantenerlo breve e
significativo;
3.
non
divagare rispetto all´argomento del
newsgroup o della lista di discussione via posta elettronica;
4.
evitare la diffusione del proprio messaggio verso molte mailing list (o
newsgroups). Nella maggioranza dei casi esiste una ed una sola mailing list
che costituisce il destinatario corretto, e che include gli utenti che sono
effettivamente interessati;
5.
se
si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del messaggio
originario, allo scopo di facilitarne
la comprensione da parte di coloro che non lo hanno letto;
6.
non
condurre "guerre di opinione"
sulla Rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali,
è meglio risolverle in forma privata via posta elettronica tra gli interessati;
7.
non pubblicare mai, senza l´esplicito permesso dell´autore, il
contenuto di messaggi di posta elettronica;
8.
non pubblicare messaggi inutili.Leggere sempre le FAQ (Frequently
Asked Questions) relative all´argomento trattato prima di inviare nuove
domande;
9.
non inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o
comunicazioni non richieste in modo esplicito;
10.
non
essere intolleranti con chi commette
errori sintattici o grammaticali. Chi scrive, è comunque tenuto a migliorare il
proprio linguaggio in modo da risultare più comprensibile.
Alle
regole precedenti, vanno aggiunti altri criteri che derivano direttamente dal
buon senso.
A.
La
Rete è uno strumento di lavoro per molti utenti.
Nessuno di questi ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere
personale, e dunque non di interesse generale.
B.
Qualunque attività che appesantisca il traffico o i servizi sulla Rete
(quali per esempio il trasferimento di archivi voluminosi o l´invio di messaggi
di posta elettronica contenenti grossi allegati ad un gran numero di
destinatari) deteriora il rendimento della Rete. In particolare si raccomanda
di:
o
effettuare
i trasferimenti di archivi in orari diversi da quelli di massimo traffico
(per esempio di notte), tenendo presenti le eventuali differenze di fuso orario;
o
non
inviare per posta elettronica grosse moli di dati;
indicare (ove possibile) la locazione (RL) dei dati nel messaggio, rendendoli
disponibili per il prelievo o la consultazione sulla Rete.
C.
Vi sono sulla Rete una serie di siti (file server) che contengono, in
copia aggiornata, documentazione, software ed altri oggetti. Informatevi su
quale sia il nodo server piu´ accessibile per voi. Se un file è disponibile
su di esso o localmente, non vi è alcuna ragione per prenderlo dalla Rete,
impegnando inutilmente la linea e impiegando un tempo maggiore per il
trasferimento.
D.
Il
software reperibile sulla Rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di
utilizzo di varia natura. Leggere
empre attentamente la sua documentazione prima di utilizzarlo, modificarlo o
redistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.
E.
Vi
sono comportamenti che costituiscono dei veri e propri crimini elettronici (e
come tali sono punibili dalla legge):
o
violare
la sicurezza di archivi e computer della Rete;
o
violare
la privacy di altri utenti in Rete, leggendo o intercettando la loro posta
elettronica;
o compromettere il funzionamento della Rete con programmi (virus, trojan horses, etc...) costruiti appositamente.
Regole
di Posta Elettronica
Se
hai problemi ricorda che il Sistema di Posta opera seguendo determinate regole:
(*)
un messaggio è marcato come "letto" sul Sistema non
appena scaricato tramite client POP3, oppure aperto tramite WebMail.